Chiusi nelle case razzolando
come galline da una stanza all'altra
quanto rumore fanno
mentre
le strade sono vuote
né hanno
neanche dietro agli occhi
nostalgia di futuro.
Paghiamo i debiti
coi morti
alla povera terra
ma muore anche chi non ne ha contratti
un'illusione, forse, questa
posto che tutti
della Terra
ci ammaliamo da padroni.
È infetta l'aria anche di rumore,
e accade intanto quel che accade.
Io cosa dirò del mondo a questa figlia?
Cosa dovrà vedere dopo?
A cosa servirà,
questo dolore,
urlato nel silenzio di una morte
umana
desolata
solitaria
e soffocato dalle parole?
© 2020 Luca Aiello - Teatro, drammaturgia, scrittura.